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Jules Olitski | Biography and Artwork

Jules Olitski | Biography and Artwork

Olitski Jules

( United States of America , 1922 - 2007 )
Vedi opere

Olitski Jules

( United States of America , 1922 - 2007 )
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Opere disponibili di Olitski Jules

Mistery of Machidiel-1, 1980
On sale
PREZZO SU RICHIESTA

Opere disponibili di Olitski Jules

Mistery of Machidiel-1, 1980
On sale
PREZZO SU RICHIESTA

Jules Olitski


BIOGRAFIA, PRINCIPALI ESPOSIZIONI, MUSEI E QUOTAZIONI DELLE OPERE DI JULES OLITSKI


Biografia di Jules Olitski

Jules Olitski è nato Jevel Demikovsky a Snovsk, nella Russia sovietica, il 27 marzo 1922.
Rimasto orfano del padre poco prima della nascita, la madre Anna insieme la nonna, decisero di trasferirsi negli Stati Uniti, stabilendosi prima in Giamaica, nel Queens, poi a Brooklyn. Dopo il liceo, nel 1940 fu ammesso alla National Academy of Design di New York City, dove studiò disegno dal vero e ritratto con Sidney Dickinson (1890-1980). La sera studiava scultura al Beaux Arts Institute.
Fu arruolato nell'esercito degli Stati Uniti nel 1942. Al suo ritorno, nel 1945, sposò Gladys Katz e nel 1948 nacque la sua prima figlia, Eve. Durante questo periodo, Olitski studiò scultura nel 1947 con Chaim Gross (1902–1991) presso l'Educational Alliance, e due anni dopo si trasferì a Parigi con il GI Bill, dove studiò con lo scultore Ossip Zadkine (1890–1967), poi presso l'Accademia della Grande Chaumière.
Nel 1963, Olitski si unì alla facoltà del Bennington College nel Vermont, dove insegnavano il pittore Paul Feeley e lo scultore Anthony Caro e Kenneth Noland teneva conferenze. Durante una lezione a Bennington alla fine del 1964, Olitski e Caro portarono un gruppo di studenti a visitare lo studio di Kenneth Noland, dove Caro spiegò "che ciò che voleva enfatizzare nella sua scultura era la materialità, la densità del mezzo". Olitski rispose, quasi scherzando, "quello che cercavo era l’esatto contrario: uno spruzzo di colore nell’aria che restava lì, sospeso. Solo quello." E fu proprio questo il metodo di pittura che utilizzò negli anni '60, stendeva un pezzo di tela non tesa e non dimensionata sul pavimento e spruzzava i colori l'uno sull'altro e sulla superficie. Successivamente determinava le dimensioni e la forma del dipinto ritagliando i bordi dalla tela più grande.
Nel corso degli anni '70, Olitski sperimentò gel, paste e mezzi acrilici di nuova concezione, utilizzando scope, spazzoloni e altri strumenti non convenzionali per applicare la vernice. I dipinti di questo periodo sono caratterizzati da superfici strutturate con verniciatura di fondo, impasto, chiaroscuro, colorazione e verniciatura. Negli anni '80, Olitski iniziò a utilizzare pigmenti iridescenti e di interferenza che cambiano tonalità e temperatura da diversi punti di vista, lavorando prima su plexiglas sagomato prima di tornare sulla tela.
A partire dalla metà degli anni '90, Olitski iniziò a disegnare e dipingere dalla natura, scivolando infine tra modalità astratte e rappresentative, spesso fondendo le due cose insieme in una sintesi pittorica di effetti naturalistici. Dalla metà degli anni '90 in poi, oltre alla pratica pittorica, ha continuato a lavorare su paesaggi, disegni dal vero e incisioni.
Contemporaneamente alla pittura, Olitski ha lavorato su sculture costruite in larga scala per tutta la sua carriera, lavorando in acciaio Corten, argilla e alluminio negli anni '70; Plexiglas negli anni 80; e con betoniere riconvertite negli anni 2000.
A seguito di una diagnosi di cancro pericolosa per la vita e di un intervento chirurgico all'inizio del 2000, ha intrapreso una serie di feroci opere pittoriche con colori ad alta tonalità che sintetizzavano e amplificavano gli effetti superficiali e le interazioni cromatiche che aveva sviluppato per decenni.
Jules Olitski morì, all'età di 84 anni, il 4 febbraio 2007.


Principali esposizioni di Jules Olitski

Durante la sua carriera, Jules Olitski è stato protagonista di oltre 300 esposizioni nel mondo.
La sua prima mostra personale si tenne alla Galerie Hiut di Parigi nel 1951
Nel 1965, le opere dalla serie "Curtain" di Olitski furono esposti in Three American Painters: Kenneth Noland, Jules Olitski, Frank Stella, al Fogg Art Museum di Harvard.
Nel 1966, Olitski fu uno dei quattro artisti americani, selezionati  per esporre alla XXXIII Biennale di Venezia, insieme a lui parteciparono Helen Frankenthaeler, Ellsworth Kelly e Roy Lichtenstein.
All'inizio dell'anno successivo, il suo dipinto a spruzzo Pink Alert (1966) vinse il primo premio alla 30a mostra biennale di pittura americana contemporanea alla Corcoran Gallery of Art di Washington, DC.
Nel 1968, fu invitato con i suoi dipinti “Spray” a partecipare a Documenta IV di Kassel.
Nel 1969, Olitski fu il primo artista americano vivente a ricevere una mostra personale al Metropolitan Museum of Art.
La prima retrospettiva museale di Olitski fu organizzata nel 1973 da Kenworth Moffett del Boston Museum of Fine Arts, la quale si è spostata poi all'Albright-Knox di Buffalo, al Whitney Museum di New York e infine al Pasadena Museum of Art
Nel 1973 partecipa alla Biennnale di Whitney.
Le sculture di Olitski sono state oggetto di una retrospettiva al Boston MFA e all'Hirshhorn Museum nel 1977. 
Nel 1984 si è tenuta alla Fondation du Château de Jau, a Perpignan in Francia, la prima retrospettiva europea dedicata ad Olitski.
Nel 2008 le sue opere sono state esposte in occasione della mostra collettiva “Action/Abstraction: Pollock, de Kooning and American Art 1940-1976” , esposta prima al The Jewish Museum, New York; a seguire al St. Louis Art Museum, St. Louis; ed infine al Albright-Knox Art Gallery.
Nel 2011, a quattro anni dalla sua scomparsa, si è tenuto un ciclo di mostre retrospettive dal titolo “Revelation: Major Paintings by Jules Olitski”, che ha viaggiato in quattro musei americani: Kemper Museum of Contemporary Art, Kansas City; Museum of Fine Arts, Houston; Toledo Museum of Art, Toledo; American University Museum at the Katzen Arts Center, Washington, D.C.
Nel 2022 è stato protagonista di due mostre collettive, la prima alla galleria Gagosian di Londra, “Caro and North American Painters” . E sempre nello stesso anno "Fields of Abstraction” all'Israel Museum, di Gerusalemme.


Jules Olitski | Mercato & Quotazioni

Jules Olitski è un artista dal curriculum riconosciuto a livello internazionale, che prese parte al movimento dell'Espressionismo Astratto statunitense, chiaramente le opere più costose sono sicuramente quelle realizzate negli anni Sessanta, ma a seguire, anche le opere realizzate nei decenni successivi e facenti parte dell'evoluzione nella sua personale ricerca artistica, stanno avendo i giusti riconoscimenti.
Le sue opere sono presenti nelle maggiori rassegne d'Arte Contemporanea internazionali come The Armory Show (New York), TEFAFArt Basel.
Tra le gallerie che rappresentano Jules Olinski, troviamo la Galerie Templon sicuramente tra le più prestigiose a livello internazionale.
Il prezzo di aggiudicazione più alto raggiunto da un opera di Jules Olitski è di circa $640.000, raggiunto nel 2021 dall'opera Blue Crazy (1963), alla Christie's di New York.
Il mercato principale per le opere di Jules Olitski è quello Americano, seguito da quello Europeo. 


Jules Olitski | Nei musei

Le opere di Jules Olitski sono nelle collezioni di oltre 70 musei nel mondo.

STATI UNITI
- Museum of Modern Art, New York
- Solomon R. Guggenheim Museum, New York
- The Metropolitan Museum of Art, New York
- Whitney Museum of American Art, New York
- Brooklyn Museum, Brooklyn, New York
- Neuberger Museum of Art, State University of New York
- Storm King Art Center, Mountainville, New York
- Albright Knox Art Gallery, Buffalo, New York
- National Academy Museum, New York
- Everson Museum of Art, Syracuse
- National Gallery of Art, Washington
- The Phillips Collection, Washington
- The Luther W. Brady Gallery George Washington Univ., Washington
- Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington
- The Cyrus and Myrtle Katzen Museum American University, Washington
- Washburn Arts, Gallaudet University, Washington
- Seattle Art Museum, Seattle
- Museum of Fine Arts, Houston
- Blanton Museum of Art, University of Texas, Austin
- The Dallas Museum of Art, Dallas
- Cincinnati Art Museum, Cincinnati
- The Butler Institute of American Art, Youngstown
- Dayton Art Institute, Dayton
- Museum of Conteporary Art, Los Angeles
- San Francisco Museum of Modern Art, San Francisco
- The Art Institute of Chicago, Chicago
- Krannert Art Museum, Universtiy of Illinois at Urbana-Champaign
- Museum of Fine Arts, Boston
- Davis Museum and Cultural Center, Wellesley
- Fogg Art Museum, Cambridge
- MIT List Visual Arts Center, Cambridge
- Smith College Museum of Art, Northampton
- The Rose Art Museum, Waltham
- The Detroit Institute of the Arts, Detroit
- Cranbrook Art Museum, Bloomfield Hills
- Museum of Contemporary Art, Miami
- Boca Raton Museum of Art, Boca Raton
- Museum of Art, Fort Lauderdale
- The Currier Gallery of Art, Manchester
- Hood Museum of Art, Dartmouth College, Hanover
- Princeton University Art Museum, Princeton
- Thorne Sagendorph Art Gallery, Keene
- Aldrich Museum of Contemporary Art, Ridgefield
- The Joseloff Gallery, Hartford Art School, Hartford
- Wadsworth Athenaeum, Hartford
- Yale University Art Gallery, New Haven
- The Kemper Museum, Kansas City
- The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City
- Portland Museum of Art, Portland
- Portland Art Museum, Portland
- The Ackland Art Museum, Chapel Hill
- David Winton Bell Art Gallery, Brown University, Providence
- Chrysler Museum, Norfolk
- Denver Art Museum, Denver
- Walker Art Center, Minneapolis
- The Jane Voorhees Zimmerlie Art Museum, New Brunswick
- Pennsylvania Academy of the Fine Arts, Philadelphia
- Sheldon Memorial Art Gallery, University of Nebraska, Lincoln
- Middlebury College Museum of Art, Middlebury
- Milwaukee Art Museum, Milwaukee

CANADA
- Art Gallery of Alberta, Edmonton
- Art Gallery of Ontario, Toronto
- Beth Tzedek Congregation, Toronto
- Mendel Art Gallery, Saskatoon
- National Gallery of Canada, Ottawa

ISRAELE
- The Israel Museum, Gerusalemme
- Tel Aviv Museum, Tel Aviv

GERMANIA
- Kunstmuseum Nordrhein-Westfalen, Dusseldorf
- Neues Museum Weserburg, Brema

FRANCIA
- Musee d’Art Contemporain de Lyon, Lione
- Musee d’Art Moderne et d’Art Contemporain, Nizza
- Musee National du Chateau de Jau, Perpignan

AUSTRIA
- Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna

COREA DEL SUD
- Museum of Art, Seoul

AUSTRALIA
- Museum of Conteporary Art, Sydney
- National Gallery of Australia, Parkes

REGNO UNITO
- Tate Modern, Londra

ITALIA
- Museo degli Uffizi, Firenze

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