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Opere d'Arte in vendita di Santomaso Giuseppe

Opere d'Arte in vendita di Santomaso Giuseppe

Santomaso Giuseppe

( Italy , 1907 - 1990 )

Santomaso Giuseppe

( Italy , 1907 - 1990 )

GIUSEPPE SANTOMASO Venezia (1907-1990)

Santomaso sin da giovane rivela una predisposizione alla pittura, per cui inizia la sua formazione prima alla Fondazione Bevilacqua La Masa, poi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, diventando amico dello scultore Alberto Viani. Il suo stile è naturalistico e figurativo, come in molti giovani artisti: alla XIX Biennale di Venezia del 1934 partecipa con l'opera Figura e l'anno successivo partecipa anche alla mostra dei Quarant'anni della Biennale di Venezia.

L'ambiente veneziano, che pure rimarrà come impronta indelebile nella poetica dell'artista si rivela però troppo angusto e provinciale: comincia il confronto con l'arte dell'avanguardia, prima attraverso la rivista Verve, in seguito portandolo, nel 1937, nei Paesi Bassi per lo studio diretto degli impressionisti e dei fauves. Un secondo elemento cromatico si unisce alla tradizione veneta del colore: l'impressione che gli deriva dall'uso del colore in Van Gogh, è tale che ritroveremo traccia di quell'esasperato cromatismo fin nelle ultime opere dell'artista. A Parigi visita le grandi mostre internazionali: di fronte alle opere di Matisse, Braque, Pierre Bonnard e Picasso esposte nella capitale artistica della Francia rimane allo stesso tempo ammirato ed irritato. La sua prima mostra personale avviene proprio a Parigi nel 1939 (Galerie Rive Gauche).

Espone alla Quadriennale di Roma nel 1943 e nel 1945.

Nel 1946 aderisce al gruppo di artisti antifascisti Nuova secessione artistica italiana, che diventerà in seguito Fronte nuovo delle arti: la prima mostra del gruppo alla Galleria della Spiga di Milano lo vedrà tra i protagonisti.

Partecipa da allora in modo quasi continuativo alla Biennale (nel 1950, 1952, 1954, 1956, 1962, 1964, 1972, 1986 e 1988). Alla XXVI Biennale del 1952, partecipa all'esperienza del Gruppo degli Otto (con Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Turcato, Vedova) gli astratto-concreti, come li definì Lionello Venturi: pittori impegnati a trasformare dall'interno la tradizione della pittura figurativa, evidenziando la necessità dell'astrazione, intesa come processo senza limiti prefissati.

Nel 1954 gli viene assegnato il Primo Premio per la Pittura Italiana, nel 1956 il Premio Graziano dalla Galleria del Naviglio di Milano e il Premio Marzotto alla Mostra internazionale di pittura contemporanea di Valdagno nel 1958. Dal 1957 è docente di pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, incarico che manterrà fino al 1975. Del 1957, inoltre, è la sua prima mostra negli Stati Uniti alla Grace Borgenicht Gallery: durante il soggiorno americano incontra gli esponenti dell'Espressionismo astratto e quest'incontro è determinante nello sviluppo delle sue tematiche artistiche.

Nella seconda metà degli anni Cinquanta si affranca completamente dal contenuto e dalla forma, il colore tende ormai alla pura luce, e la struttura stessa del quadro, giunge ormai alle soglie dell'informale, ormai diffuso in Europa e negli Stati Uniti. 

È del 1960 la personale allo Stedelijk Museum di Amsterdam e del 1961 la partecipazione alla Biennale di San Paolo.

Nel 1963 una sua opera viene esposta alla mostra Contemporary Italian Paintings, allestita in alcune città australiane.

Una sua retrospettiva nel 1965-66 viene presentata al Kunstverein di Amburgo e poi alla Haus am Lützowplatz di Berlino e al Museum am Ostwall di Dortmund. 

Il ciclo delle Lettere a Palladio (1977), esposto alla Fondazione Miró di Barcellona nel 1979 è opera di architettonica chiarezza e nitore.

Subito dopo la morte, avvenuta nel 1990, una importante retrospettiva è stata organizzata dalla Pinacoteca Rusca di Locarno. Nel 1991, la Collezione Guggenheim ha reso omaggio all'artista esponendo il ciclo delle sette Lettere a Palladio.

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