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Bruno Munari | Biografia ed Opere su 091 Art Project

Bruno Munari | Biografia ed Opere su 091 Art Project

Munari Bruno

( Italy , 1907 - 1998 )
Vedi opere

Munari Bruno

( Italy , 1907 - 1998 )
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Opere disponibili di Munari Bruno

Negativo-Positivo, 1951
On sale
PREZZO SU RICHIESTA

Opere disponibili di Munari Bruno

Negativo-Positivo, 1951
On sale
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Bruno Munari


BIOGRAFIA, PRINCIPALI ESPOSIZIONI, MUSEI E QUOTAZIONI DELLE OPERE DI BRUNO MUNARI


Biografia di Bruno Munari

Bruno Munari è stato definito artista totale, designer e inventore italiano, ha contribuito ai fondamenti in molti campi delle arti visive (pittura, scultura, cinema, design industriale, design grafico) ed anche nelle arti non visive (letteratura, poesia) con le sue ricerche su giochi, metodo didattico, movimento, apprendimento tattile, apprendimento cinestetico e creatività. 
Aderì alla fine degli anni Venti al Secondo Futurismo, guidato da Marinetti, durante questo periodo partecipò a molte esposizioni, collaborò con diverse riviste italiane e creò opere scultoree che si sarebbero sviluppate nei decenni a venire, comprese le sue macchine inutili e le sue opere astratto-geometriche. 
Nel 1948 Munari, Gillo Dorfles, Gianni Monnet e Atanasio Soldati fondarono il Movimento Arte Concreta (MAC), il movimento italiano per l'arte concreta. Durante gli anni '40 e '50, Munari ha prodotto molti oggetti per l'industria del design italiano, inclusi lampadari, posacenere, televisori, macchine per caffè espresso e giocattoli, tra gli altri oggetti.
Nei primi anni '50, concepirà la celebre serie di opere "Positivo-Negativo", così descritte da Munari "Si tratta in genere di due o più forme geometriche incastrate assieme in modo da formare una unità come, per esempio i quadrati bianchi e i quadrati neri formano la scacchiera... si ha una composizione di forme colorate che, per la disposizione sulla superficie (di solito quadrata) e per l'intensità del colore, dà questa sensazione di movimento del colore come se si avvicinasse o si allontanasse rispetto all'osservatore.
Il colore quindi viene ad avere una possibilità dinamica che mai aveva avuto prima.

Negli anni sessanta diventano sempre più frequenti i viaggi in Giappone, cultura verso la quale Munari si sente sempre più affine e legato, trovando riscontri al suo interesse per lo spirito zen, l'asimmetria, il design e l'imballaggio nella tradizione giapponese. Questa esperienza lo porta negli anni '70 a dedicarso alla pedagogia e l'apprendimento, creando un programma didattico per l'apprendimento visivo, chiamato da lui stesso "metodo attivo-scientifico", fatto sopratutto di azioni didattiche per coinvolgere i bambini in modo globale e attivo, ispirate a principi per lo più di origine orientale. 
Nel 1978 crea presso la Pinacoteca di Brera, il primo laboratorio per bambini all'interno di un museo , si sperimentano tecniche e regole ricavate dalle opere d’arte di ogni epoca, trasformate in giochi.
I laboratori Munari praticano un apprendimento che si fa, che è gioco: si tocca con gli occhi e si vede con le mani, si recuperano i sensi al singolare per reinventare il mondo quotidiano.
Ha ricevuto parecchi riconoscimenti, a coronamento della sua lunga ed importante attività artistica, tra i quali il Compasso d'oro dell'Associazione disegno industriale (1954, 1955, 1979 e 1995 alla carriera); la menzione onorevole dell'Accademia delle scienze di New York (1974); il premio Japan design foundation (1985).
Bruno Munari realizzò la sua ultima opera pochi mesi prima di morire a 91 anni nella sua città natale.


Principali esposizioni di Bruno Munari

L'importante carriera di Bruno Munari conta oltre 500 esposizioni pubbliche di cui 250 sole mostre personali.
La prima mostra personale di Bruno Munari risale al 1933, presso la Galleria delle 3 Arti di Milano, dove espone per la prima volta le macchine inutili.
Nel 1951, presenta per la prima volta l'opera Negativo–Positivo, al Salon des Realités Nouvelles di Parigi, mentre la prima mostra dedicata a queste opere ha luogo quattro anni dopo a Milano, alla Galleria Apollinaire. 
Nel 1954 Munari espone Proiezioni dirette prima la Museum of Modern Art (New York) e poi nel 1955 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna (Roma)
Sempre nell'Ottobre del 1955, sarà protagonista della mostra Two grapich designers: Bruno Munari and Alvin Lustig, Museum of Modern Art, New York.
Il 1956 è l'anno delle Prime proiezioni a luce polarizzata, presentate a Milano per la prima volta (Galleria B24), poi protagoniste di mostre a Tokyo, New York, Stoccolma, Roma, Anversa, Zurigo, Amsterdam
Nel 1962 espone a Palazzo Strozzi (Firenze) Ricerche visive, strutture e design di Bruno Munari.
Nel 1965 Primi esperimenti con la Rank Xerox, Milano, Tokio, Vienna, Stoccolma, New York, Roma, Basilea. Molte delle xirografie prodotte sono adesso nella collezione del MoMA di New York.
Sempre del 1965 è la prima mostra antologica, tenutasi a Tokyo, presso i magazzini Isetan, e nel 1967 l’invito da parte dell’Università di Harvard, a sosterenere cinquanta lezioni riguardanti l’arte e la comunicazione visiva. 
Data da ricordare è senz’altro la retrospettiva organizzata dal Comune di Milano a Palazzo Reale, nel 1986, coronamento di un successo crescente sia a livello nazionale che internazionale.
Il 1988 è l'anno di un'altra retrospettiva dedicata all'artista Bruno Munari. Works 1933-1988, Museo di Gerusalemme. 
Nel 1994, partecipa alla mostra The Italian metamorphosis 1943-1968, organizzata dal Guggenheim Museum, New York
Un'altra retrospettiva gli viene dedicata dal Museum für Gestaltung di Zurigo nel 1995: Far vedere l’aria.
Nel 1997 partecipa a Minimalia, MoMA PS1, New York.
Dopo la sua morte, sono importanti le mostre itineranti del 2007 Bruno Munari: da cosa nasce cosa, tenutesi in Giappone, presso: Itabashi Art Museum, Tokyo; The Museum of Modern Art, Shiga; Kariya City.
Nel 2012 Estorick Collection of Italian Modern Art, di Londra, gli dedica la mostra Bruno Munari. My Futurist Past.
La sua città natale, nel 2014 gli rende tributo con la mostra Munari politecnico, presso il Museo del 900.
Nel biennio 2022-2023 la Spagna renderà tributo all'arte ed alla carriera di Bruno Munari con una serie di mostre personali a Madrid, Alicante, Palma di Maiorca e Cuenca. 
Sempre ad Ottobre del 2022 si terrà la mostra Bruno Munari: The Child Within al Center for Italian Modern Art - New York.

Bruno Munari nel corso della sua gloriosa carriera è stato protagonista anche di biennali e quadriennali in tutto il mondo. 
E' stato invitato a ben undici edizioni della Biennale di Venezia: 1930, 1932, 1934, 1936, 1952, 1966 (sala personale), 1968, 1970 (doppia sala personale), 1972, 1986 (sala personale) e l'ultima, dopo la sua morte, nel 2013 (Padiglione Brasile).
Diverse sono anche le partecipazioni alla Quadriennale di Roma 1931, 1948, 1972, 1973. Documenta 3 (1964) e Documenta 4 (1968), a Kassel. Anche la Biennale di San Paolo nel 1994 e 2012. Manifesta 11, ad Amsterdam, nel 2016.


Bruno Munari | Mercato & Quotazioni

Le opere di Bruno Munari, in particolare le opere uniche, sono scarsamente reperibili sul mercato. 
Spesso i suoi lavori vengono proposti nelle principali fiere d'arte al mondo, tra cui Art Basel, da gallerie di alto livello internazionale, come la Andrew Kreps Gallery di New York.

Tra le opere più ricercate e collezionate di Bruno Munari, ci sono sicuramente i dipinti Positivo-Negativo e le sculture della serie Macchine inutitli.
Il prezzo di aggiudicazione più alto attualmente raggiunto da un'opera di Bruno Munari è di circa $215.000, raggiunto nel 2016, dall'opera Macchina inutile, alla casa d'aste Il Ponte, di Milano, sempre nello stesso anno, un dipinto dalla serie Positivo-Negativo, del 1951, ha ragginto i $65.000.

Le aggiudicazioni di rilievo degli ultimi anni, dimostrano il sempre crescente interesse verso il lavoro di Bruno Munari, artista dal curriculum e importanza storica nell'arte contemporanea (e non solo), immensa.
Non soggetto alle mode del momento, a causa della difficile reperibilità delle opere importanti e storiche.
I mercati maggiormente interessati al lavoro di Bruno Munari, sono quello americano ed europeo.


Bruno Munari | Nei musei

Sono oltre trenta i musei nel mondo in cui le opere di Munari sono esposte:

ITALIA
- Gallerie d'Italia, Milano
- Museo del Novecento, Milano
- Galleria Nazionale d’arte Moderna, Roma
- MART, Rovereto
- Archivio 3M, Milano
- Casaperlarte, Cantù
- Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato
- Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea, Varese
- CLAC, Cantù
- CSAC, Parma
- Fondazione Cariparo, Padova-Rovigo
- Fondazione Jaqueline Vodoz – Bruno Danese, Milano
- Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, Bologna
- Galleria Civica, Modena
- ISISUF, Milano
- MAGA, Gallarate
- Museion, Bolzano
- Museo Caproni, Trento
- Museo del Parco, Portofino
- Museo della Scultura Contemporanea, Matera
- Museo Novecento, Firenze
- Museo Villa Croce, Genova
- Regione Lombardia, Milano
- Triennale Design Museum, Milano
- Università di Pavia, Fondazione Maria Corti, Pavia

FRANCIA
Centre Georges Pompidou, Parigi

REGNO UNITO
- The British Museum, Londra

GERMANIA
- Museum Kaiser Wilhelm, Krefeld
- Kunsthalle Messmer, Riegel

BELGIO
- Centre de la Gravure et de l'Image imprimée, La Louvière

SVEZIA
- Moderna Museet, Stoccolma

CROAZIA
- Museum of Contemporary Art, Zagabria

USA
- Brooklyn Museum, New York
- Metropolitan Museum of Art, New York
- Museum of Modern Art (MoMA), New York
- Collezione Merill-Berman, New York
- Smithsonian Cooper-Hewitt National Design Museum, New York
- The J. Paul Getty Museum, Los Angeles
- Toledo Museum of Art, Toledo

ARGENTINA
- Museo de Arte Contemporáneo MACBA, Buenos Aires

VENEZUELA
- Museo de Arte Moderno Jesus Soto, Ciudad Bolivar

URUGUAY
- Museo de Arte Contemporaneo Atchugarry, Maldonado

GIAPPONE
- Keio University Art Center, Tokyo
- NPO Committee of Citizen for Artistic Activities, Tokyo
- Toyama Prefectural Museum of Art and Design, Toyama


     

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