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Renata Boero | Biografia e Opere d'Arte in Vendita

Renata Boero | Biografia e Opere d'Arte in Vendita

Boero Renata

( Italy )
Vedi opere

Boero Renata

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Opere disponibili di Boero Renata

Cromogramma-Terra, 1978
SOLD

Opere disponibili di Boero Renata

Cromogramma-Terra, 1978
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Renata Boero


BIOGRAFIA, PRINCIPALI ESPOSIZIONI, MUSEI E QUOTAZIONI DELLE OPERE DI RENATA BOERO

 


Biografia di Renata Boero

Renata Boero nasce a Genova nel dicembre del  1936, trascorre l’infanzia a Torino, poi si trasferisce in Svizzera, dove compie studi umanistici a indirizzo junghiano. Tornata nel capoluogo ligure, conosce Emilio Scanavino. L'incontro con Scanavino la porta ad iscriversi al Liceo Artistico N. Barabino nel quale, dal 1952, scuola in cui il maestro conduceva la cattedra di disegno e figura. Gli studi con Scanavino contribuiscono a sviluppare notevolmente la crescita del suo percorso artistico. Di quanto il maestro contribuito alla sua opera, la Boero ricorda la capacità di catturare e dar forma ad un’idea sul foglio appena questa nasce. 
Questo scavare nell'immaginazione la fa sentire vicina al mondo di Scanavino, grazie a lui capisce quanto è importante il risultato finale e il modo in cui viene percepito da chi l'osserva. Durante gli studi partecipa e vince un premio di pittura estemporanea a Cervo e li conosce Felice Casorati, il quale gli consigliò di inviare la sua opera alla Quadriennale di Roma, in cui il quadro fu selezionato ed esposto, nel 1959. Questo, come dichiarato dalla stessa Boero, fu un passaggio fondamentale per la sua crescita, in quanto fino ad allora percepiva le sue opere come qualcosa di esclusivamente personale ed intimo, li capì che potevano anche andare in un'altra direzione, entrando in un altro spazio. Da li, quello che per lei era sempre stato un lavoro istintivo diventa più elaborato e mentale. 

Completati gli studi, inizia un periodo di sperimentazione, la cui ricerca era incentrata sul rapporto tra segno e colore, su come poter mostrare il loro legame con la natura e contemporaneamente riuscire a rappresentarla; nei primi periodi utilizza la pittura a olio che poi di abbandona per utilizzare la plastica liscia. Renata Boero continua a lavorare “sulla natura” e “non ancora con la natura”, questo non la soddisfava completamente. Tra il 1960 e il 1964, anni in cui lavora come assistente di Caterina Marcenaro, direttrice del Museo Palazzo Rosso a Genova. In quegli anni svolge attività di restauro che la portano a  “vivere l’opera in modo diverso, più avvolgente”, questa esperienza determinante per gli sviluppi del suo linguaggio artistico. Il rapporto con il dipinto è diretto, analizza i materiali, la loro evoluzione nel tempo, osserva le tele che, per i restauti, vengono private dei telai e delle cornici. Da qui prende avvio l’idea che la tela, per dialogare con lo spazio, deve essere libera dal telaio, elemento che impedirebbe anche la continuità dell’opera nel tempo: “ogni lavoro”, racconta Renata, “è frammento di un lavoro infinito”. Proprio durante il restauro di un antico telero realizzato con colori vegetali, ricavati da erbe, che rimane affascinata da questi materiali, iniziando un grande lavoro di studio sulle sostanze e i derivanti colori naturali. Terminata l'esperienza a Genova, diventa docente in un liceo, per poi ricevere una chiamata da Luigi Veronesi , negli anni Ottant, a sostituirlo nell’insegnamento di Cromatologia alla NABA di Milano. Nel 1986 le viene offerta la cattedra di pittura all’Accademia di Brera ed apre lo studio in Via Borsieri, stabilendosi definitivamente a Milano.
Superata l’idea di un lavoro istintivo, con l'obiettivo di rappresentare la natura, inizia la ricerca di radici ed erbe che possano miseriosamente rappresentarlo attraverso i processi e le trasformazioni subite dai materiali impiegati nell'evoluzione temporale dell'opera, fu così che nacquero i Cromogrammi. Tra i principali cicli pittorici, successivi ma sempre riconducibili allo studio e la sperimentazione di colori naturali, abbiamo le "Germinazioni", i "Fiori di Carta" e le recenti "Ctoniografie" - cronoprogrammi generati senza l'intervento dell'artista, che innesca naturalmente il processo evolutivo delle opere interrandole. 


Principali esposizioni di Renata Boero

Renata Boero è un'artista che ha sempre goduto di un'importante considerazione internazionale, già dalla fine degli anni 50, precisamente nel 1959, quando è invitata alla Quadriennale di Roma; dove tornerà nel 1986 e nel 1999. Diverse sono le partecipazioni alla Biennale di Venezia (1982, 19932008 e 2009) ed alla Biennale di San Paolo.
Nel 1992 realizza I presenti di Gibellina, un arazzo cucito con l’aiuto delle donne gibellinesi, che rappresenta la pianta della paese siciliana in seguito alla costruzione avvenuta dopo il terribile terremoto del 1968. Oggi l'opera è esposta al Museo di Gibellina, inaugurato nel 2021 dopo la riapertura. 
Nel 2005 viene invitata dall’Università di San Diego, in California, per svolgere un corso sulla sua esperienza artistica e si dedica all’acquerello, tecnica con cui inaugura la serie degli Acquerelli di San Diego, presentati in occasione della mostra Borderline.
Nel 2007 è presente nei musei: Mestna Galerija di Nova Gorica e Umetnostna Galerija di Maribor con la mostra Cromogrammi curata da Luca Beatrice.
Nel 2008, partecipa alla mostra The Bearable Lightness of Being - The Metaphor of the Space, a cura di Davide Di Maggio e Lóránd Hegyi, esposizione inserita nell’ambito degli eventi collaterale della 11ª Biennale Internazionale di Architettura, a seguire espone al Museo Nazionale di Minsk, Bielorussia.
Nel 2009 partecipa alla mostra Venezia Salva. Omaggio a Simone Weil, evento collaterale della Biennale di Venezia, organizzata per la ricorrenza del centenario dalla nascita della filosofa francese. Renata Boero per l'occasione realizza un libro d’artista le cui pagine documentano i suoi ultimi lavori: le Germinazioni.
Negli anni 2010 e 2011 un lungo ciclo di mostre in Argentina impegna l’artista negli spazi della Hall Central del Pabellón Argentina - Ciudad Universitaria UNC Córdoba, del Museo Provincial de Bellas Artes “Arias Rengel”-Salta, Museo Provincial de Bellas Artes “Timoteo Navarro”- San Miguel de Tucumán e Museo de Bellas Artes di
Rio Cuarto.
Nel 2019 il Museo del Novecento di Milano, dedica a Renata Boero un'ampia retrospettiva, focalizzando l'attenzione su tutta la produzione artistica, con il contributo di opere, documenti, cataloghi e video installazioni.


Renata Boero | Mercato & Quotazioni

I lavori di Renata Boero, specialmente quelli degli anni Settanta, sono rari da trovare in vendita sul mercato. Le opere sono presentate nelle principali fiere d'arte in Italia.
Le opere più ricercate, sono i lavori anni Settanta e principalmente i Cromogrammi
Le aggiudicazioni d'asta degli ultimi anni, sono in crescita costante, segno di un'interesse italiano, ma anche internazionale. Nel 2021, un Cromogramma è stato venduto alla Sotheby's di Londra per $22.000.
Renata Boero è un profilo molto interessante dell'arte contemporanea italiana e nonostante il mercato principale rimanga quello italiano, anche quello Inglese ed Austriaco riscuote un certo interesse.


Renata Boero Musei

Attualmente le opere di Renata Boero sono nelle collezioni dei musei:

ITALIA
- MAGA di Gallarate
- Museo di Gibellina

BELGIO
- Museum voor Hedendaagse Kunst Antwerpen, Antwerp

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