Courtesy foto Marco Balostro
La ricerca del segno e colore
Giorgio Griffa, artista classe 1936, si affaccia nella scena artistica alla fine degli anni Sessanta, inserito in quel gruppo di artisti facenti parte del movimento di pittura Analitica, i quali ricercavano di far arte ritornando agli elementi essenziali della pittura: il segno, il colore ed il supporto.
Inizia tra il 1967/68 con il ciclo Segni primari, mediante l’utilizzo di tele grezze e prive di qualsiasi telaio, dipinte a terra, con linee e segni che «potrebbero appartenere alla mano di tutti».
In quasi sessant’anni di carriera artistica, ha creato tredici cicli pittorici che hanno reso il suo percorso unico e distante da una corrente specifica.
Verticale, 1978
In quasi 60 anni di pittura, Giorgio Griffa si è reso protagonista di oltre 200 mostre personali in musei ed istituzioni nel mondo e può vantare ben tre partecipazioni alla Biennale di Venezia (1978, 1980 e 2017).
Le sue opere oggi si trovano nelle collezioni e nei musei di tutto il mondo, dalla Tate Modern al Centre Pompidou, i suoi segni e i suoi colori sono altamente riconoscibili: caratteristiche che fanno da ponte e continuità da un’opera all’altra.
La Fondazione, l’Archivio e l’attenzione istituzionale
Nel 2023, per volere dell’artista, è stata inaugurata la Fondazione Giorgio Griffa che, oltre a conservarne l’Archivio, mira alla valorizzazione e promozione dell’opera dell’artista attraverso lo sviluppo di progetti, mostre ed eventi che mettano in relazione il suo lavoro con il panorama artistico internazionale.
Attualmente, sono in corso alcune mostre personali dedicate a Giorgio Griffa.
Unfinished
dal 13 Febbraio al 29 Maggio 2025
Come descritto in uno dei precedenti approfondimenti, è in corso presso l’Art Space della Fondazione Giorgio Griffa, la mostra Unfinished, dedicata al tema del “non finito”.

Canone aureo 948 (Courtesy Giorgio Griffa)
Dipingere l’invisibile
dal 22 marzo al 13 luglio 2025
Ampia retrospettiva istituzionale al Palazzo Ducale di Genova, in cui le costanti del gesto e segno, invitano il pubblico ad esplorare i principali cicli pittorici dell’artista, a partire dagli anni Sessanta sino ai giorni nostri.
Le collaborazioni internazionali
Un grande impulso alla continua ascesa di Giorgio Griffa è sicuramente favorito dalle collaborazioni con gallerie di rilievo mondiale come Xavier Hufkins; Casey Kaplan e Massimo De Carlo, che mettono Giorgio Griffa sempre di più al centro dell’attenzione nel mondo dell’arte internazionale garantendo l’approfondimento sulla sua ricerca artistica con mostre personali periodiche in Europa, Stati Uniti ed Asia ed inoltre, la proposta nelle più importanti fiere d’arte internazionali come Art Basel.
Proprio nell’ultima edizione di Art Basel Hong Kong, arrivata alla 12ª edizione, che si è conclusa il 30 Marzo, un’opera di Giorgio Griffa è stata venduta per Euro 150.000 dalla Galleria Xavier Hufkins.
Conclusioni
Riassumendo le considerazioni fatte prima, pensiamo che gli elementi a sostegno del crescente interesse internazionale verso il suo lavoro possano essere:
- Giorgio Griffa è un artista storicizzato, sicuramente tra i più importanti contemporanei
- Serio lavoro di archiviazione e valorizzazione portato avanti dalla Fondazione Giorgio Griffa
- Supporto e promozione garantita da prestigiose gallerie internazionali
- Grande considerazione da parte delle Istituzioni
Investire sulle opere di Giorgio Griffa, oggi è probabilmente una buona opportunità se si punta alla crescita e valorizzazione di una collezione d'Arte Contemporanea, soprattutto acquisendo i lavori degli anni Settanta.