La Robert Rauschenberg Foundation celebra il 100° compleanno dell'artista con una serie di eventi e mostre internazionali. Le attività del centenario, che partiranno nel 2025 e proseguiranno fino al 2026, avranno lo scopo di mettere in luce le idee lungimiranti di Rauschenberg su arte, tecnologia, ambientalismo e giustizia sociale.
"Il lavoro di Rauschenberg ha infranto i confini e abbracciato lo spirito di sperimentazione, qualità che rimangono profondamente rilevanti per gli artisti e la società odierna", ha affermato Courtney J. Martin, direttore della Fondazione . "Questa pietra miliare ci consente di riprendere il contatto con la sua visione attraverso nuove prospettive, riaffermando il suo ruolo di catalizzatore per l'innovazione e faro per il progresso sociale".
Con il contributo della Fondazione, saranno organizzate sette importanti mostre istutuzionali del suo lavoro in tre continenti.
La prima ad inaugurare sarà "Five Friends", che si terrà al Museum Brandhorst di Monaco di Baviera, in Germania, nell'aprile 2025, prima di spostarsi al Museum Ludwig di Colonia, che è stato il più grande collezionista della sua arte in Europa mentre era in vita. L'esposizione metterà in risalto le collaborazioni di Rauschenberg con altri importanti artisti dell'epoca, tra cui Cy Twombly, John Cage, Jasper Johns e Merce Cunningham.
Due mostre contemporanee renderanno omaggio all'uso della fotografia da parte dell'artista, iniziato con il periodo trascorso al Black Mountain College tra il 1948 e il 1952 e continuato con l'ascesa della sua carriera a metà degli anni '50 a New York. "Robert Rauschenberg's New York: Pictures from the Real World", inaugurerà a settembre negli Stati Uniti al Museum of the City of New York.
Sarà poi seguita da "The Use of Images", programmata per ottobre alla Fundación Juan March di Madrid, il Museo che portò la prima mostra delle opere di Rauschenberg in Spagna nel 1985.
L'Asia ha avuto una grande influenza nel lavoro dell'artista, ispirandolo verso nuovi approcci al lavoro con materiali e colori, nei numerosi viaggi compiuti in Giappone a partire dalla metà degli anni '60 a una residenza in India nel 1975 e ulteriori viaggi nei successivi anni.
Ancora il presidente della Fondazione Martin osserva: "È stato uno dei primi artisti occidentali a esporre in Cina e ha avuto un'enorme influenza su una generazione di artisti cinesi negli anni '80. Per darvi un'idea di cosa significherebbe, molti di quegli artisti hanno visto Rauschenberg prima di vedere Picasso".
Proprio l'esperienza asiatica ispirerà la prossima mostra al M+ Museum di Hong Kong (spesso definito il MoMA cinese), che aprirà a novembre 2025. L'esposizione esplorerà i lavori creati durante i suoi lunghi viaggi in Asia e culminerà nel programma chiamato Rauschenberg Overseas Culture Interchange (ROCI), che era uno sforzo per innescare un dialogo internazionale usando l'arte.
A Houston, la Menil Collection organizzerà un'esposizione, a partire dal 19 Settembre al 1 Marzo 2026, che si concentrerà sue opere in tessuto degli anni '70 " Robert Rauschenberg: Fabric Works of the 1970s".
Spesso più liriche, nostalgiche e introspettive, queste opere in tessuto rappresentano una profonda esplorazione della consistenza e della forma, estendendo la pratica dell'artista in regni più tattili e dimensionali. Mentre Rauschenberg iniziò a integrare il tessuto nelle sue opere già negli anni '50 con pezzi come Bed , il suo uso dei tessuti si è evoluto negli anni '70 in assemblaggi strutturati e multistrato. Queste opere esplorano la domesticità e l'esperienza personale, creando un ponte tra la memoria culturale personale e collettiva. Con oltre quarantacinque opere scultoree, tra cui prestiti significativi da collezioni statunitensi, la mostra sarà la prima indagine museale a concentrarsi sull'uso innovativo del tessuto da parte di Rauschenberg, con assemblaggi di tessuto simili a vele che hanno ridefinito il suo linguaggio artistico.
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Nella primavera del 2026, la Kunsthalle Krems in Austria presenterà "Image and Gesture", una mostra che esplora l'interazione tra immagini e gesti di autoaffermazione al centro della pratica di Rauschenberg. In programma da aprile a ottobre, la mostra esaminerà l'impegno fisico dell'artista con tracce visive e i suoi gesti trasformativi sulla tela.
Anche l'Italia, in primavera renderà il suo tributo a Robert Rauschenberg. Il MiArt, la fiera d'arte internazionale di Milano, che si svolgerà dal 4 al 6 aprile, adotterà la vita e l'opera di Rauschenberg come tema curatoriale. La fiera celebrerà la sua filosofia di colmare il "divario" tra arte e vita e metterà in risalto la sua enfasi sul caso e sulla collaborazione interdisciplinare.
Inoltre, con la collaborazione del Comune di Milano, il Museo del Novecento inaugurerà, durante i giorni della manifestazione "Rauschenberg e il Novecento", un progetto espositivo che, metterà in relazione la ricerca di Robert Rauschenberg con alcuni dei capolavori più emblematici dell’arte italiana del XX secolo. Curata da Gianfranco Maraniello e Nicola Ricciardi, con Viviana Bertanzetti, la mostra metterà per la prima volta in dialogo otto opere dell’artista americano, realizzate tra gli anni Settanta e Ottanta, e le esperienze di maestri italiani legati ai Movimenti che hanno segnato il Novecento, dal Futurismo all’Arte Povera. Un incontro che esplora affinità e contrasti tra due tradizioni artistiche, tracciando un ponte tra le avanguardie internazionali.
Infine, oltre alle esposizioni istituzionali, le gllerie che rappresentano l'Estate di Robert Rauschenberg, la Gladstone Gallery di New York e la Thaddaeus Ropac di Parigi, onoreranno l'eredità dell'artista con mostre personali a Maggio e Ottobre.